L’analgesia sedativa è la terapia che serve ad eliminare ansia, paura e stress, utilizzando una miscela composta da ossigeno (O2) e protossido d’azoto (N2O) in percentuali personalizzate.
La paura del dentista è molto più diffusa di quello che sembra e per l’80% dei pazienti, comporta uno stato d’ansia tale da fargli vivere l’esperienza odontoiatrica come negativa.
Considerando che il dolore genera paura e l’ansia rende il dolore meno tollerabile, l’uso della sedazione cosciente con il protossido d’azoto, favorisce l’approccio dal dentista con una serenità maggiore.
Il bambino, in particolare, per la paura non aprirà la bocca, non terrà ferma la testa e non collaborerà in alcun modo.
ECCO LA SOLUZIONE: LA SEDAZIONE COSCIENTE.
Il bambino, pur non avendo la percezione del dolore, rimane cosciente ed è in grado di reagire alle domande.
La sedazione cosciente viene ottenuta facendo respirare una miscela di ossigeno e protossido d’azoto, attraverso una mascherina (sterilizzabile in autoclave).
Il protossido d’azoto non è dannoso per l’organismo, è un gas inerte, non irritante e non tossico e
il suo effetto si esaurisce dopo pochi minuti dalla somministrazione, al punto che il paziente può recarsi a casa senza bisogno di essere accompagnato.
Alcune categorie di pazienti si avvantaggiano della analgesia sedativa:
- Pazienti cardiopatici: una forte emozione, un dolore acuto possono indurre uno stato ansiogeno e conseguentemente una crisi cardiaca. L’analgesia sedativa elimina l’ansia, innalza la soglia del dolore e apporta una adeguata percentuale di ossigeno.
- Pazienti epilettici: per le stesse ragioni, ansia e paura possono scatenare una crisi epilettica.
- Pazienti ipertesi: ansia e paura possono provocare un aumento della pressione.
- Pazienti portatori di handicap: questi pazienti in sedazione cosciente, perdono aggressività e irrequietezza, spesso associate a disordini motori che impediscono il tranquillo e sicuro svolgimento delle cure.
- Pazienti allergici: non si conoscono allergie al protossido d’azoto
CONTROINDICAZIONI RELATIVE:
- Donne in stato di gravidanza nei primi tre mesi, perché qualsiasi farmaco è sconsigliato per i possibili effetti teratogeni. Nel terzo trimestre per il possibile rischio di parto prematuro.
- Impossibilità reali di respirare dal naso per fatti infiammatori acuti o malformazioni fisiche. Se il paziente ha un forte raffreddore, una sinusite, una bronchite cronica, avrà serie difficoltà a respirare solo dal naso, impedendo di fatto l’inalazione del protossido d’azoto e la conseguente sedazione.
- Malattie gravi: broncopolmoniti acute, enfisema, sclerosi multiple, miastenia.
- Pazienti psicotici in trattamento con psicofarmaci, che assumono sedativi o tranquillanti. Il protossido d’azoto induce variazioni alla sfera emotiva che possono destabilizzare pazienti già instabili per gravi problemi psichici.
- Tossicodipendenti per gli stessi motivi, il protossido d’azoto moltiplica l’effetto della droga assunta
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE:
- Pazienti otorinolaringoiatrici: si deve evitare Il protossido d’azoto in pazienti che hanno ricostruito chirurgicamente il timpano in quanto tale gas si introduce nelle cavità chiuse aumentando la pressione con possibile perforazione della membrana.
- Pazienti oftalmici: si deve evitare il protossido d’azoto in pazienti che hanno subito operazioni di vitrectomia per il possibile distacco della retina.